APPLICAZIONE PROGRAMMA

Madre Surrogata

La maternità surrogata (utero in affitto) trova applicazione quando la donna non dispone di un utero funzionante e non è possibile che possa rimanere incinta per motivi medici. Nella procedura della maternità surrogata, i soggetti interessati sono due donne.

La madre biologica e la madre surrogata: questa seconda è colei che porterà l’embrione nell’utero e che partorirà il bambino della prima donna.

La gestazione dell’embrione di una coppia da parte di una terza donna è consentita con un’autorizzazione giudiziaria a condizione che esista un accordo scritto e non ci sia nessun ritorno economico da parte della coppia che ricorre all’utero in affitto a favore della donna che accetta la gestazione.

Le indicazioni per l’impiego della madre surrogata comprendono:

  • Assenza congenita di utero (sindrome Mayer-Rokitansky)
  • Anomalie e malformazioni congenite dell’utero
  • Fibromi multipli nell’utero
  • Determinate patologie mediche che rendono la gravidanza rischiosa per la vita della donna, come le cardiopatie congenite
  • Casi di molteplici aborti spontanei
  • Casi selezionati di molteplici insuccessi in precedenti tentativi di fecondazione assistita.

 

Legislazione per la maternità surrogata

  • L’identità degli ovuli o dei gameti dei donatori/donatrici non è rivelata alle persone che desiderano ottenere un bambino con la donazione di ovuli fecondati o di gameti.
  • È severamente vietata, per ovvio contrasto con la morale comune, la cessione di materiale genetico dietro ricompensa economica.
  • Con un’autorizzazione giudiziaria è consentito il trasferimento degli ovuli estranei fecondati nel corpo di una donna che porterà avanti la gravidanza.
  • La richiesta dell’autorizzazione deve essere avanzata esclusivamente dalla donna che desidera avere un bambino nel caso lei stessa è impossibilitata per motivi medici a rimanere incinta e non ha superato il 50° anno di età.
  • Per la maternità surrogata si devono eseguire esami medici sia sulla donna che dovrà portare avanti la gravidanza, sia su coloro che desiderano avere un bambino. Sia la madre biologica sia la madre surrogata devono risiedere in Grecia. L’ovulo, inoltre, deve provenire non dalla madre surrogata, ma dalla donna che desidera avere il bambino o da una terza donna, donatrice di ovuli.
  • In caso di maternità surrogata è indispensabile l’assistenza legale per evitare eventuali complicazioni durante l’espletamento della procedura. Si deve inoltre redigere una Scrittura Privata tra la coppia, il centro e la madre surrogata, perché tutte le parti coinvolte possano essere tutelate. Ai sensi del legislatore, l’accordo per la gestazione avviene per iscritto e senza ritorno economico.