Controllo della frammentazione del DNA dello spermatozoo (DNA fragmentation)
Degli studi recenti hanno mostrato come alti livelli di frammentazione del DNA dello spermatozoo, dovuti ad alti livelli di stress ossidativo, possono essere la causa dell’assenza di gravidanze per una coppia. Questi studi mostrano che in campioni di sperma in cui la percentuale di spermatozoi con danni al DNA è superiore al 30%, la possibilità di ottenere una gravidanza si riduce sensibilmente.
L’esame per diagnosticare un’eventuale presenza di danni al materiale genetico seminale (DNA fragmentation) è consigliato:
- a coppie con più di 3 tentativi successivi infruttuosi di fecondazione assistita
- in casi di fecondazione assistita in cui si nota l’interruzione dello sviluppo degli embrioni già nei primi giorni dalla fecondazione
- in casi di aborti spontanei ripetuti
- in casi di inspiegabile infertilità.
L’esame del livello di frammentazione del DNA degli spermatozoi non è correlato con i parametri esaminati nello spermiogramma. Quindi, i campioni con una normale concentrazione, motilità e morfologia degli spermatozoi possono avere delle alte percentuali di frammentazione del DNA e viceversa.
In caso di risultati patologici, la terapia consigliata per l’uomo è la somministrazione di medicinali antiossidanti per un periodo di tempo di almeno 90 giorni. Se dopo la terapia non si riscontra miglioramento, probabilmente sarà necessario procedere a una biopsia testicolare (TESE) o all’aspirazione testicolare con ago sottile (FNA), in modo che il DNA degli spermatozoi prelevati abbiano un minor livello di alterazioni.
Sistema innovativo chip microfluidico di selezione spermatica per limitare la frammentazione del DNA degli spermatozoi
È stato dimostrato che la frammentazione del DNA degli spermatozoi è in relazione con le percentuali ridotte di ottenimento delle gravidanze, perché le tecniche note sino ad oggi di isolamento e di arricchimento dello sperma non sono in grado di isolare quegli spermatozoi con basso indice di frammentazione del materiale genetico (DNA fragmentation).
Per aggirare questo limite, si ha ora l’ausilio di una nuova metodologia di selezione e arricchimento spermatico, l’apparecchio di selezione spermatica.
Si tratta di un chip microfluidico monouso, grazie al quale si ottiene direttamente l’isolamento degli spermatozoi funzionali dall’intero campione di sperma, offrendo una densità arricchita di spermatozoi normali con miglioramento di tutti i parametri biologici e persino della frammentazione di DNA.
Questo chip innovativo di selezione spermatica:
- basa la sua azione sulla dinamica microfluidica simulando il modo naturale di canalizzazione degli spermatozoi verso l’ovulo, attraverso il muco cervicale, l’utero e le tube uterine. Nel chip, gli spermatozoi normali e funzionali passano attraverso dei micropori, al contrario degli spermatozoi morti o con minore motilità o di quelli con anomalie morfologiche.
- Dopo la selezione, il campione presenta una migliore morfologia e motilità, una minore percentuale di frammentazione del DNA e livelli più bassi di ROS (radicali liberi reattivi all’ossigeno) in rapporto al campione iniziale.
- Elimina le conseguenze nocive (aumento di ROS) dei metodi convenzionali di selezione spermatica, e non richiede nessun pre-trattamento del campione, eliminando così il rischio di contaminazioni.
- Offre il campione finale in soli 30 minuti, riducendo i tempi di preparazione.